Piramide e spiritualità

Pubblicato il 1 luglio 2023 alle ore 17:17

Ed eccoci all'ultimo gradino, all'apice della piramide (dei bisogni) per completare con questo articolo quanto detto nel primo, relativo alla base della piramide, e nel secondo, relativo al gradino "di mezzo".

Lo sapevate che le giraffe hanno una lingua lunga anche 50/60 centimetri? E che il loro piatto preferito, i rami di acacia, in Africa hanno spine lunghe anche 10/15 centimetri? Eppure loro con questa lunga e forte lingua arrotolata intorno ai rami riescono a strappare e a sminuzzare tutto, persino le spine! Cosa c'entra questo con l'apice della piramide dei bisogni di Maslow?

Ve lo dico subito.
C'entra perché ci parla dell'istinto naturale a cercare ciò che desideriamo, ed adattarci per poter godere di ciò che è meglio per noi. A tal fine è importante mettere in luce quanto sia sfumato il confine tra bisogni e desideri, tra ciò che come abbiamo visto è necessario alla nostra sopravvivenza, e ciò che è importante per la nostra evoluzione. E questa è la differenza, a mio avviso, tra le due cose.

A cosa anela il nostro cuore? E di cuore si tratta quando si parla di desideri, di cuore come il centro di noi, il motore di questa vita, il luogo da cui inizia e finisce, il luogo per eccellenza dei sentimenti profondi, del "Chi sono io" e del "che senso ha la mia vita per me".
Molti miei colleghi, per fortuna sempre meno, ritengono che sia un segno di professionalità tenersi neutrali rispetto al discorso della spiritualità. Io personalmente, e tanti altri come me, ritengo invece che la spiritualità sia il cuore di ogni percorso di evoluzione, o percorso di crescita personale come si dice in gergo. Ritengo che chiedersi quale sia il senso della nostra vita, e poi stare con le risposte che man mano arrivano fluendo e restando in ascolto, sia l'ossatura portante della ricerca interiore, imprescindibile. Non si parla quì di religione, e la spiritualità prescinde dalla religione. A qualcuno può stare bene addosso il vestito di una religione, o di più religioni diverse nel tempo. A qualcun'altro no. Ma come hanno detto in coro i partecipanti ai corsi di Meditazione, tutte le strade portano dentro di noi, nella nostra unicità ed al contempo a rispecchiarci l'uno con l'altra, a sentirci parte di una Matrice così perfetta che non possiamo esimerci dal riconoscerla e sentircene parte, aprendoci, espandendoci, guarendo.

E così la piramide è completa. Noi siamo interi e siamo parti di un intero allo stesso tempo.

E così diventiamo fortissimi, capaci di sminuzzare spine di 15 centimetri per godere della nostra acacia.
La cosa più complessa da fare è sciogliere la matassa per cui spesso facciamo fatica a trovare il coraggio di aprire il cuore, godere di questo spazio di beatitudine, quasi come se non ci sentissimo degni o all'altezza di tanta gioia. Eppure ne vale la pena, provare per credere!

Dott.ssa Eleonora Dunya di Federico

Ecopsicologia e Mindfulness Psicosomatica

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