Il bambino interiore

Pubblicato il 1 giugno 2023 alle ore 08:13

Forse avrai forse sentito parlare del Bambino interiore, un concetto simbolico? Un archetipo? Un ricordo? Si, un po' tutte queste cose e molto di più. Il bambino interiore rappresenta la parte di te, di me, di ogni essere umano, che resta pura, vulnerabile, in base alle esperienze infantili, ai ricordi, ai bisogni soddisfatti e non soddisfatti, agli eventuali traumi, che le tue cellule (tutte!) hanno in parte ereditato dai tuoi genitori e avi, ma anche dell'inconscio collettivo, cioè quell' insieme vasto di esperienze e sensazioni umane che ci accomunano tutti. Le tue cellule hanno anche registrato, immagazzinato delle esperienze, dei momenti di vita, e li ricordano perfettamente, nel più piccolo dettaglio di atmosfera, odori, rumori, colori, oggetti, cose dette, toni di voce, sguardi e soprattutto sensazioni fisiche.

Il bambino è corpo, è corpo intero, è completamente immerso e presente nelle sue sensazioni, molto più di noi, perché non è distratto dalla mente iperattiva come la stragrande maggioranza di noi adulti, e così le sensazioni del suo corpo sono molto forti e vive.

In base alle sensazioni del suo corpo, che nel tempo diventano emozioni e poi anche sentimenti, lui (noi) sperimenta la possibilità di godersi l'attimo presente stando nel gioco, nello stupore, nella piena vitalità, o il bisogno di proteggersi da eventuale dolore o frustrazione dovute a qualunque cosa gli impedisca di essere se stesso e sentirsi amato, con una tensione che lo chiude e lo rannicchia da qualche parte, che riduce l'afflusso di energia nelle zone dove le sensazioni sono troppo forti, e così facendo si struttura una configurazione corporea fatta di zone di blocco e bassa energia, e zone di libertà dove l'energia fluisce di più. Ovviamente questo rende il tutto più o meno disarmonico. In base ai vissuti del bambino che eravamo, ogni essere umano ha la sua struttura corporea, le sue zone deboli, o organi bersaglio, e le sue zone di forza, quelle che possono ancora trainarci verso la piena salute, un vero benessere, liberando il bambino interiore da ciò che gli ha impedito di vivere serenamente la sua infanzia, restare integro e sentire pienamente la sua forza vitale che scorre. Sì, il bambino interiore è ancora lì, in noi, nel nostro corpo, come insieme li ricordi, convinzioni sul mondo, sulle persone, difese legate all'esperienza di allora, e non a quella di oggi. Lui è anche nella nostra vitalità, nei nostri slanci, nella nostra giocosità, nella nostra innocenza, nel nostro stupore. D'altronde per lui come per noi, ogni giorno è nuovo, ci sono sempre nuove cose da imparare, giocando, cadendo e realzandoci, sentendoci a volte piccoli e a volte grandi.

Dott.ssa Eleonora Dunya di Federico, Psicologa
Mindfulness Psicosomatica

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