L'Innamoramento

Pubblicato il 24 aprile 2024 alle ore 22:45

Ecco a voi dopo diversi mesi e qualche stagione, un nuovo articolo.
Oggi rifletteremo insieme su un tema così sdoganato che mi sento in imbarazzo al pensiero che potrei dire qualcosa di nuovo a riguardo: l'innamoramento, e vorrei esplorare i nessi e connessi relativi al suo sbrodolarsi, o meglio dipanarsi, o meglio ancora, evolverci.

Ho già con queste tre immagini di movimento, riassunto alcuni dei diversi moti che questa scintilla interiore può suscitare, ma non vorrei trascurare di mettere in risalto l'aspetto per me più pregnante dell'innamoramento, che ha una prerogativa puramente estetica, relativa all'esaltazione del senso del bello, della bellezza, dell'armonia, e soprattutto dello stupore che questa bellezza, quest'armonia, porta con sé, alimentando in noi un vissuto di esaltazione estatica, di commozione, di caos e allo stesso tempo cosmos, di espansione.

Già nei su citati moti, quali sbrodolarsi, dipanarsi ed evolverci, ho messo in evidenza la componente centrifuga, cioè la caratteristica di portarci da un nucleo centrale verso l'esterno. L'aspetto espansivo tuttavia mi sembra avere una specificità, una duplicità, se non una molteplicità.

Questo moto, diversamente dagli altri, di cui pure parlerò di seguito, ha una componente legata all'evoluzione nostra, individuale, cioè ci svincola dalle limitazioni della nostra identità ordinaria, ha una componente che riguarda il nostro stato di coscienza, riguarda proprio l'assetto energetico, elettromagnetico, vibrazione, e potrebbe essere rappresentata come un fuoco d'artificio, o come uno sciame sfrenato di farfalle multicolori. Questo aspetto estetico, ha un ché di fatale, irresistibile, in quanto rapisce pienamente e totalmente la nostra attenzione, la nostra adesione ai sensi. L'attenzione viene proiettata fuori di noi con uno scenario paradisiaco, estatico appunto.

La componente evolutiva è relativa alla capacità incredibile dell'innamoramento di tirare fuori il nostro potenziale, portarci al limite più alto del nostro migliore equilibrio, alla versione migliore di noi possibile, alla fioritura.

Oltre a queste due componenti, evolutiva ed espansiva, come dicevo, ce ne sono altre due. Una è quella che prende il timone della nostra volontà, e la dirige verso la persona che ha "realizzato su di noi questo incantesimo" in modo inspiegabile e incontrovertibile. Questa componente ha a che fare con quello che ho chiamato sbrodolamento, perché allenta enormemente le maglie della nostra motivazione, cambia le regole del gioco, come girando i cartelli stradali al contrario, come alleggerendo le nostre resistenze fino al limite della rarefazione. È a mio avviso quella più imbarazzante, perché richiama al concetto di identità liquida, di cui parlerò in un prossimo articolo relativo alle droghe e alle dipendenze. È anche quella che più facilmente può indurci a frenare, perché ci sembra di andare a tutta velocità giù per una discesa e perdere il controllo.

L'altra componente dell'innamoramento è nel suo dipanarsi, cioè agire nella nostra vita in un modo suo, seguendo delle leggi proprie e non controllabili, non razionalizzando, non nostre, proprio come un fiore o qualunque elemento della Natura. Per quanto l'essere umano provi a controllare le leggi della natura, non può sostituirsi ad essa. Lo stesso principio vale per l'innamoramento, che è sempre presente prima dell'Amore, quello Universale, di cui parlerò un'altra volta, ma vive di vita propria, brilla di luce propria ed è fine a se stesso.

Non possiamo decidere di innamorarci o di non innamorarci, possiamo solo scegliere di restare aperti alle possibilità della vita o reprimerci, mettere in una scatola di latta la nostra vitalità, la quale è il substrato su cui l'innamoramento spontaneamente avviene.

Questo era un breve inno all'innamoramento, che potenzia ed esalta tutti gli ormoni della felicità, del rilassamento e dell'estasi, contrasta i radicali liberi e l'invecchiamento, apre prospettive nuove, scardina le fobie, mette in luce i nostri talenti ed estrinseca il nostro diritto di Esistere. E allora non mi resta che augurare a tutti ed ad ognuno, ed anche a me, di innamorarci senza ritegno!
Evviva la primavera, evviva la pace, evviva la Vita

Dott.ssa Dunya Eleonora di Federico


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